Apple Music è il nuovo servizio di streaming musicale che arriva nelle mani di tutti gli utenti Apple possessori di dispositivi iOS o Mac. Il costo del servizio è di 9,99€ al mese e arriva in ritardo in un mercato dove ci sono molti altri servizi che hanno un ruolo da protagonista. Tra questi c’è Spotify che è il principale avversario di Apple.
Entrambi i servizi musicali utilizzano una compressione dei file che permette agli utenti di accedere allo streaming musicale anche in presenza di una connessione non particolarmente veloce. In questo modo si riesce ad ascoltare la musica sui nostri iphone e ipad senza interruzioni. Tuttavia, i due sistemi di compressione sono diversi: Apple Music trasmette brani a 256 Kbps in AAC (Advanced Audio Coding) mentre Spotify utilizza Ogg Vorbis a 320 Kbps. Anche se Spotify ha un numero di Kbps maggiore, i due sistemi, non avendo lo stesso formato, non sono direttamente confrontabili.
In un test condotto da CNET utilizzando iPad, Apple TV, il lettore Blue-ray Oppo BDP-105 e gli enormi speaker SP-EBS73 della Pioneer sembra che tra la qualità audio di Spotify e quella di Apple Music non ci sia molta differenza. Ad orecchio non si notano differenze e non si riesce a capire se un brano è trasmesso da Apple Music o da Spotify. Ci possono essere forse differenze su singole tracce meno note.
Quindi l’utente come fa ad orientarsi sulla scelta? Semplicemente basandosi sull’offerta a catalogo, e sul costo mensile da pagare, tenendo in considerazione anche l’offerta mensile di Apple Music per le famiglie fino a 6 persone a 14,99€. Se invece volete avere la qualità audio allora ci sono altre soluzioni allontanandosi dallo streaming musicale.