Dopo aver deciso di rimandare il lancio di iPad 2 sul mercato giapponese, Apple pare essere intenzionata a  risolvere i non pochi problemi dei suoi fornitori, i quali sono in crisi a causa del terremoto che ha messo in ginocchio una nazione (i più parlano con sempre maggiore frequenza di terremoto finanziario).

La multinazionale di Cupertino coprirà parzialmente l’aumento dei costi, causati dal disastro naturale, premiando i fornitori che daranno priorità alla fornitura per assemblare i prodotti Apple, specialmente nella circostanza in cui queste aziende non riescano a soddisfare la crescita dei loro costi. In definitiva i fornitori non dovranno ridurre i propri margini per i componenti utilizzati nei prodotti Apple.

Sulla base di accurate analisi portate a termine dagli degli analisti economici, Apple dovrebbe spingere la sua distribuzione di iPad 2 intorno ai 4 milioni di pezzi al mese, durante il secondo quadrimestre dell’anno. Alcuni degli analisti hanno comunque contestato un possibile impatto economico della crisi in Giappone, ribadendo che un’eventuale flessione del valore di Apple è da attribuire alla volatilità delle sue azioni.

 

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