iPhone e iPad ci spiano: la notizia che rimbalza nei blog di tutto il mondo, desta al tempo stesso curiosità e proteste da parte dei numerosi fan della “Mela”. A sostenere questa ipotesi sono due ricercatori informatici britannici, Pete Warden e Alasdair Allan, i quali hanno scoperto che Apple, i suoi partner e i licenziatari sarebbero in grado di ottenere, usare e condividere in “real time” una serie precisa di dati relativi alla posizione geografica del computer o del dispositivo Apple che si sta utilizzando in quel momento.
Secondo Warden e Allan, la posizione dell’utente viene registrata in un file che, proiettato su una mappa tramite uno specifico programma, reperibile comunque sul web, fornisce una sorta di panoramica inerente a tutti i movimenti. Ad esempio l’iPhone traccia i movimenti dell’utente e li va ad archiviare in un file segreto dello smartphone che viene in un secondo momento copiato sul pc o su altri dispositivi dell’utente nel momento in cui sono sincronizzati con l’iPhone. Fino ad ora da Cupertino non si hanno notizie anche se i dati potrebbero essere raccolti in forma anonima e potrebbero avere lo scopo di migliorare l’offerta di servizi e prodotti basati sulla geolocalizzazione.