Ulteriore novità di Final Cut Pro X sta certamente nella cosiddetta “Content Auto-Analysis”, che è una sorta di analisi automatica dei contenuti, in grado di controllare tutto ciò che è stato girato in occasione dell’importazione e di inserire dei tag ai contenuti con tutta una serie di informazioni utili. La nuova versione del software per l’editing video professionale su Mac adotta in seguito le informazioni e i tag per organizzare tutto in Smart Collection, al fine di ritrovare subito le clip, in base a tre parametri:
- tipologia di inquadratura;
- tipologia di materiale;
- numero di soggetti presenti nell’inquadratura.
Naturalmente è possibile inserire tag in modo manuale per avere maggiore comodità quando si ricercano e si recuperano le sequenze da utilizzare.
Particolarmente vantaggioso è il nuovo Inline Precision Editor che garantisce un maggior controllo nella scelta del frame o del sample audio specifico che si desidera includere o escludere. Così come Auditions che consente di creare e di eseguire il salvataggio delle diverse versioni del montaggio: sarà poi compito della Magnetic Timeline Final Cut Pro X riorganizzare il materiale nella forme alternativa.