In questi giorni, un articolo del New York Times ha trattato le condizioni degli impianti dei fornitori di Apple, rilevando che oltre il 50% dei dipendenti ha violato almeno un aspetto del codice di condotta. Nei casi peggiori, sarebbero stati falsificati i registri e gestite in malo modo sostanze nocive
Così dopo le critiche avanzate dal New York Times sulle condizioni dei dipendenti di Apple negli stabilimenti asiatici, Cina su tutti, la replica di Tim Cook, non si è fatta attendere.
Questo lo stralcio principale della lettera di Tim Cook: “Abbiamo a cuore ogni lavoratore nella nostra catena di rifornimento globale”. Poi, il CEO di Apple etichetta come “pretestuose” e ”false nella maniera più assoluta” le accuse relative alle condizioni di lavoro negli impianti che producono hardware in Asia.
Chi volesse approfondire quanto accaduto può leggere l’e-mail che Tim Cook ha inviato al sito 9to5Mac, dove spiega passo dopo passo come coloro che lavorano per Apple vengono formati: “Oltre 1 milione di lavoratori sono stati formati con il nostro programma”.
Di sicuro l’argomento va trattato con la dovuta cautela.