Recentemente, Apple ha fatto esplicita richiesta allo European Telecommunications Standards Institute (ETSI), responsabile degli standard GSM, UMTS e 3G, di rendere più chiaro lo schema di licenza per i brevetti collegati a queste tecnologie.
Dopo la multinazionale di Cupertino, anche Microsoft, Cisco, ecc. hanno operato di conseguenza, dato che la problematica di fondo nasce dalle licenze FRAND (fair, reasonable and non discriminatory) che comportano obbligatoriamente la cessione dell’utilizzo di brevetti e tecnologie considerate standard di settore per le telecomunicazioni in licenza a qualunque società che ne faccia richiesta. Naturalmente applicando tariffe eque.
Perciò, la multinazionale di Cupertino sostiene che manchino regole chiare e precise in riferimento ai costi per le licenze da applicare per i brevetti (da ciò “la guerra dei brevetti”).
In questo modo Apple intende diminuire le cause in cui è impegnata e nella lettera inviata all’ETSI, viene precisato che diverse società che possiedono brevetti fondamentali ricorrono in tribunale per forzare l’accettazione di compensi di natura “non FRAND” con tanto di blocco di importazioni e vendite. Cosa deciderà l’ETSI?