Dal titolo di un articolo dell’ Electronic Frontier Foundation (EFF), uno dei più noti gruppi schierati per la libertà nell’ambito del mondo digitale, “Vince la privacy: Apple e Dropbox si uniscono alla lotta per riformare l’Electronic Comunications Private Act (ECPA)” si evince chiaramente che Apple e Dropbox scendono in campo, schierandosi a favore della privacy.
Attraverso il comunicato in questione, l’EFF annuncia in anteprima che anche Apple insieme al Digital Due Process Group (varie società coalizzate) mira ad ammodernare l’ECPA verso un modello che si focalizzi sul rispetto della privacy dell’utente, specialmente in un periodo dove sono proprio i gestori dei dati ad avere seri dubbi circa l’inviolabilità delle informazioni.
Al momento l’ECPA costituisce la legge principale che governa le tempistiche e le modalità con cui le forze dell’ordine possono avere accesso alle informazioni personali e alle comunicazioni private di provider quali Google, Facebook, la società telefonica o l’ISP. Il problema principale è che la legge in questione è stata approvata nel 1986 quando la Rete non esisteva affatto.